Solo qualche anno fa la tecnologia consentiva di fornire servizi basati sulla posizione dell’individuo sul pianeta Terra. Sfruttando il geoposizionamento delle antenne GPS di telefoni e navigatori satellitari o della semplice connessione alla rete internet, è possibile fornire informazioni attinenti al posto in cui si trova l’utente. Era il 2007 quando scrissi l’articolo “Location Based Advertising Location Based Services“.

Il mondo dei social network era alle porte e l’integrazione fra personal computer e telefono muoveva i primi passi con il neonato iPhone.

Ciò che è successo da allora a oggi è inutile ripercorrerlo. Ti dirò solo che se fin’ora pensavi che la tua privacy fosse a rischio, ora puoi metterci una grossa pietra sopra e fartene una ragione: è proprio così.

Un nuovo concetto di pubblicità sta per salpare. Lo si può tranquillamente definire People Based Advertising/Marketing. Con tale approccio alla promozione non sarà più il posto a essere il riferimento. Non saranno solo i gusti basati sulla navigazione dei siti internet a definirne il profilo del target. Sarà l’individuo in persona, con tanto di nome, professione, amicizie e gusti, siano essi politici, artistici e sessuali.

Al momento l’unica grande azienda che potesse avere sotto mano tutte queste informazioni e potesse incrociarle fra loro per tratteggiarle in modo ancor più definito è Facebook. Il social network per eccellenza ha acquistato lo scorso anno la “Atlas Solution”, una società specializzata nella pubblicità on line. Insieme hanno stravolto i criteri di gestione e controllo delle campagne promozionali sul web, sviluppando una piattaforma software di nuova concezione.. Il risultato è interessante per chi si vuol promuovere, molto meno per l’utente target della promozione stessa. Il poveretto potrà essere monitorato in ogni suo movimento dentro e fuori il mondo del web fino a far sapere di sé, se ha acquistato o meno il prodotto pubblicizzato.

Quindi, per intenderci, nei report delle campagne promozionali non vi sanno più utenti anonimi, ma nomi e cognomi.

Un mio modesto consiglio: se a un amico avete da raccontare qualcosa di importate o riservato, invitatelo per una birra.

AM
Benevento, 2 ottobre 2014