Un tempo non tanto distante dal nostro, in un castello inargentato viveva un Principe senza macchina e senza paura: si racconta che girasse sempre a piedi e addirittura scacciasse i ragni senza l’uso delle ciabatte.
Giunto oramai a “una certa”, gli anziani genitori lo convocarono per ricordagli di trovare moglie e dare continuità al regno.
Cedette alle insistenze dopo un lungo dibattito e chiese aiuto agli amici più fidati per individuare tre donne tra cui scegliere.
Malvolentieri, ma solerti e professionali, gli amici scandagliarono l’intero regno fin quando trovano le donne giuste.
Da quel momento la scelta ricadde integralmente sul Principe, che convocò le donne a corte.
La prima era bionda, con occhi blu intenso come il mare che si fonde all’orizzonte col cielo. Era brava nella gestione degli affari e sapeva condurre uomini e aziende.
La seconda era mora con occhi neri e profondi come la notte che avvolge e placa gli animi. Studiava le regole dell’universo intero, conosceva e insegnava l’essenza di ogni cosa.
La terza era rossa come il fuoco che arde e divora, con occhi verdi e felini. Era maestra di ogni arte conosciuta e padrona di tutte le lingue più diffuse.
Il Principe intuì che la scelta non sarebbe stata facile, così prese tre giorni di tempo per decidere.
Il primo lo trascorse nelle locande fino all’alba del giorno dopo.
Il secondo lo dedicò al gioco con gli amici di sempre.
Il terzo giorno si ritirò in meditazione sul colle più alto del regno
Il quarto giorno convocò le tre donne per fare conoscere la sua scelta.
A questo punto in molti penseranno che scegliesse quella con le tette più grandi, ma, nonostante i radicati stereotipi sui rampolli di famiglia, il nostro Principe era già persona s matura e saggia.
Davanti alle tre donne sellò il suo fidato destriero, controllò i ferri agli zoccoli, prese una sacca con dentro l’essenziale, poi si avvicinò a loro, le salutò con un cordiale inchino e un fragoroso “CiaoSkiappe!!” e partì per un lungo viaggio
AM
Benevento, 18 maggio 2025