La corsa evolutiva delle applicazioni per smartphone, le tecnologie per la geolocalizzazione oramai presenti anche in telefoni di fascia medio bassa, il consolidamento dei Social Network nella quotidianità di un gran parte della popolazione.

Tutti questi aspetti, ben amalgamati fra loro hanno generato ad un’altra tipologia di prossimità che posso tranquillamente definire ‘virtuale’.

Esistono applicazioni in grado farci sapere in tempo reale quando amici e connessioni dei social network sono nelle vicinanze. Altre che aiutano a scoprire se in nostra prossimità vi sono persone con interessi o conoscenti in comune.

Per questa ragione il concetto di prossimità deve espandersi e valicare i confini materiali, quelli in cui la prossimità la si intende calcolata con la scala metrica.

Oggi invece la prossimità va oltre. Essa sconfina negli ambienti virtuali in cui fino a qualche tempo fa ci si incontrava in tempi differiti, come ad esempio i forum o si interagiva mascherandosi dietro nick name per nascondere la vera identità, come nelle chat.

Il mondo dei grandi Social Network e le varie applicazioni che interagiscono con essi, fanno sì che il mondo reale, quello in cui abbiamo un nome ed una professione vere, si fonda con il mondo virtuale rendendoci veri ed autentici anche in questa dimensione.

Ed è per questa ragione che ho atteso prima di considerare i luoghi di aggregazione virtuali idonei ad essere considerati nel panorama del marketing prossimità.

Il modo cambia e si evolve. È importante osservarlo per comprenderlo e se si è abbastanza perspicaci anche prevederlo per tempo per cavalcare sulla cresta l’onda evolutiva.

AM
Benevento, 30 novembre 2012