in quelle poche frazioni di istanti fui sicuro nel non voler dire “è per mia madre”, mi avrebbe fatto apparire goffo e mammone, però se le avessi risposto una bugia del tipo: “è per la mia ragazza” avrei perso la possibilità di corteggiarla
– cos’altro avranno detto sull’amMmore i commensali durante il pranzo di ferragosto?
lo scoprirete se porrete attenzione alla lettura di Carmen Merola, interprete della lettura di oggi, a cui va il mio ringraziamento.

La versione originale del racconto letto da è presente in “Sparse carte” il mio libro d’esordio, pubblicato nel 2016 da Eretica edizioni e dal 29 marzo 2020 liberamente scaricabile da questa pagina del blog.

N.B.: la scena presente nel video è tratta da “Speriamo che sia femmina” di Mario Monicelli

AM
Benevento, 20 aprile 2020