Le personali considerazioni che stai per leggere, sono il frutto di alcuni incontri che ho avuto con scrittori e addetti ai lavori, durante la presentazione di libri ed eventi correlati.

Nella maggior parte dei casi i miei interlocutori hanno elogiato a spada tratta il libro nella sua tradizionale veste cartacea. Un coro quasi univoco ha evocato quanta soddisfazione si percepisca nel reggerlo fra le mani, sentire il fruscìo delle pagine sfogliate e annusare l’odore del fresco di stampa.

Sia ben chiaro che sono tutte sensazioni piacevoli anche per il sottoscritto, ma ciò non toglie che, a mio avviso, il libro cartaceo è destinato a scomparire, se non nel breve termine, sicuramente nel medio/lungo.

Tutte le volte che ho esternato questa mia considerazione, mi sono trovato pressoché isolato, circondato da chi, con modi più o meno bruschi, mi ha detto che ciò è impossibile. Il libro non potrà mai sparire.

C’è da dire che spesso alcuni parlano senza neanche aver ascoltato con attenzione, così che in alcuni casi ho dovuto più volte ripetere il concetto che secondo me non sarà il libro in quanto “contenuto” a sparire, ma l’attuale supporto in cui il contenuto è riportato. Per farla breve, tutti i contenuti continueranno ad esistere ed essere prodotti, solo che li leggeremo non su carta, ma in formato digitale, tramite supporti elettronici.

Apriti cielo … se avessi bestemmiato in chiesa probabilmente avrei suscitato meno scalpore!

Sovente ho avviato un vano tentativo di far capire che anche il supporto cartaceo è soggetto all’innovazione del progresso tecnologico. Per non intaccare la suscettibilità dei più ferventi, ho portato esempi molto elementari ricordando loro che un tempo si scriveva su pietra, poi si passò alla cera, fino a giungere alla carta papiro. Dal papiro alla carta simile alla nostra fu un passaggio epocale e sono sicuro che anche all’epoca ci sia stato qualcuno che osannasse il gusto di srotolare le pergamene.

Altro esempio semplice è il passaggio della scrittura dal pennino intinto nell’inchiostro (giusto per non andare troppo lontano nel tempo), fino agli attuali software di video scrittura, passando per la stilografica e la macchina da scrivere.

A te lettore, la mia domanda è: usi ancora la macchina da scrivere o conosci qualcuno che la usa?

e allora perché tra qualche anno ci dovrebbe essere ancora qualcuno che acquista libri cartacei?

Il passaggio di testimone si è già avviato da tempo con i quotidiani on line. Oggi grosse librerie digitali come Amazon hanno lanciato particolari abbonamenti con tariffe fisse mensili. Pagando un tot è possibile scaricare e leggere in formato digitale tutti i libri che si desidera, accedendo a uno dei cataloghi più vasti attualmente esistente.

A me il libro cartaceo piace molto e comprendo i gli attuali puristi, come puristi lo saranno probabilmente alcuni delle prossime generazioni, secondo i quali non ci sarà paragone fra la bellezza di un ebook e l’inoculazione di una storia direttamente nella memoria, senza passare per gli occhi.

Si chiama semplicemente progresso e la storia ci insegna che non si ferma.

AM
Benevento, 15 settembre 2014

1 thought on “Libro verso ebook. Si è avviato il passaggio di testimone.

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