Oggi quel che scrivo prende spunto da un commento al mio articolo su: “L’importanza dell’espansione degli smartphone in un’ottica di Proximity Marketing” di qualche giorno fa
“Antonio Ferrandina scrive:Interessante contributo!Lo sviluppo degli smartphone e della rete 3g porteranno sempre più le aziende ad unire al classico web marketing, l’SMS marketing e il marketing di prossimità, in un’ottica M-Marketing.”
Il pensiero di Antonio, che ringrazio per il contributo, è ampiamente condivisibile.
Dopotutto di Multicanalità della comunicazione si parla da tempo (vedi: www.marketingreloaded.it). Lo smartphone rappresenta ad oggi uno degli strumenti maggiormente performanti nella tecnica e trasversalmente usati e diffusi nella popolazione. Quindi adatto ad essere uno degli strumenti principe delle attenzioni di chi fa comunicazione e soprattutto di chi spinge verso la convergenza.
Però mi piace anche ricordare come la mia visione di insieme del Proximity Marketing sia il punto in cui si sovrappongono molti altri settori specifici del marketing. Un area in cui ognuno di essi contribuisce in qualità di metodo e strumenti d’uso alla formazione del Proximity marketing, adoperandosi a stabilire quel famoso contatto con l’interlocutore (target) che rappresenta lo scopo del Proximity stesso.
Questo concetto l’ho già espresso quando ho scritto l’Introduzione al Proximity Marketing. Ma ribadirlo penso sia importante.
Per renderlo al meglio provo a spiegarlo con una metafora:
Immagina un bel centro storico di una bella e serena città Europea. Un bel passeggio rilassato di turisti in visita e di tanto in tanto qualche musicista che in cambio di qualche spicciolo intrattiene i passanti.
Da una parte c’è un giovanotto che suona splendidamente la chitarra classica, dopotutto è diplomato. Qualche decina di metri più avanti c’è una coppia di giovani percussionisti che di diverte con bonghi e tamburello. Più avanti ancora un maturo violinista ha deciso di trascorre in modo alternativo le sue ferie e fare quello che ha sempre sognato, ma da giovane aveva vergogna di fare, mentre oggi che è maturo fa con serena goliardia.
Davanti ad ognuno di loro si ferma un po’ di gente e tutti sono affascinati dal talento dei musicisti. Un pomeriggio un signore con una tastiera si ferma presso ciascuno di loro e li invita a suonare insieme. La sera stessa tutti eseguono gli stessi pezzi facendo la loro parte. É un vero e proprio concerto e le persone che si fermano non sono più uno sparuto gruppo per parte, ma una vera e propria folla che li acclama e li incita al bis.
Ecco questo è la mia visione di Proximity Marketing
AM
Benevento, 5 ottobre 2010