Oggi sembra quasi scontato che una buona attività di marketing aziendale, sotto qualsiasi aspetto la si conduca, possa svolgersi solo con l’ausilio di una buona tecnologia e supportata da una buona idea.
Ma per lunghi, anzi lunghissimi anni non è stato sempre così.
Seguendo la mia indole di voler quasi a tutti i costi inquadrare le evoluzioni per capire da dove esse giungano per essere così come noi oggi le vediamo, ho fatto mente locale individuando una potenziale origine dell’attuale forte legame fra tecnologia e marketing e l’ho trovata nell’invenzione della radio.
Molti di noi sanno che l’origine del termine soap opera è legato alla promozione di un determinato sapone durante la messa in onda di particolari romanzi senza fine narrati da voci alla radio. Anche all’epoca la terra promotrice di questa innovazione furono gli Stati Uniti.
Alla radio seguì la televisione in cui all’audio si aggiungevano le immagini animate, prima in bianco e nero e poi a colori. Così nacquero gli spot televisivi per promuovere prodotti ed aziende.
Era un tipo di marketing molto elementare, basato su una comunicazione unidirezionale definita anche Promozione, che rientra nelle quattro aree del marketing mix (Prodotto – Prezzo – Distribuzione o Posto – Promozione).
Nulla a che vedere con ciò che invece è in grado di fare la moderna tecnologia. Ma prima di andare avanti voglio soffermarmi ancora un po’ sul passato.
Per tanti anni la comunicazione di tipo unidirezionale, basata sulle tecnologie disponibili, l’ha fatta da padrona nel rapporto azienda/marchio verso il cliente. Ed ancora oggi è largamente usata sia tramite la radio e sia tramite tutti i possibili ed immaginabili sistemi televisivi esistenti.
Con il tempo però la tecnologia si è evoluta ed ha fatto passi da gigante. Ha reso le comunicazioni più veloci ed ha consentito la creazione di una grossa e fittissima rete di snodi e connessioni in grado di rendere la comunicazione bidirezionale. Prima con il trasferimento di semplici dati testuali a cui con il tempo è stato possibile integrare immagini, animazioni, audio, video.
Ed in questo nuovo modo di comunicare, definito web 2.0, gli esperti, i guru ed i visionari hanno trovato il terreno fertile adatto a ciò che sarebbe divenuta una simbiosi quasi perfetta. Il Marketing ha usato la Tecnologia come mai aveva potuto fare prima di allora. Ma non si è limitato a sfruttarla, l’ha aiutata a crescere dandole il sostegno economico e menti fresche che hanno consentito investimenti ed esperimenti.
In pochi anni si è passati da una comunicazione mono direzionale dall’azienda al consumatore, ad una comunicazione di tipo multicanale diffusa e condivisa che ha messo al centro dell’attenzione il consumatore con le sue esperienze e specifiche esigenze.
Le aziende hanno capito che in questo modo, riuscivano a soddisfare non i soli bisogni fisici dei loro consumatori, ma anche e soprattutto quelli legati all’innata esigenza dell’uomo di sentirsi apprezzato e parte integrante di un ambiente integrato. Erano cioè in grado di soddisfare il suo bisogno di appartenenza.
Per molti anni la linea evolutiva del rapporto marketing e tecnologia è stata sostanzialmente piatta per poi avere solo pochi anni fa un importante impennata. Oggi siamo alle porte di un nuovo gradino nella scala della comunicazione ed integrazione fra consumatore, azienda/marchio e tecnologie e come sempre ci sarà spazio per nuove idee e nuovi mercati.
AM
Benevento, 14 ottobre 2012