È complesso scrivere di un’esperienza in cui le emozioni vissute in prima persona hanno di gran lunga superato la gioia visibile sui volti dei bambini con cui ho avuto la fortuna di interagire.

Grazie a “la leggenda del Pescegatto“, un mio racconto di qualche tempo fa, sono stato chiamato a parlare di scrittura in una classe elementare. Abbiamo affrontato tanti aspetti legati allo scrivere, da ciò che può essere fonte di ispirazione fino al modo più adatto per far susseguire fra loro le parole, affinché trasmettano il sentimento, l’emozione o il semplice pensiero che in quel momento si vuol esprimere.

Ho detto loro che, quando il nostro scrivere proviene direttamente da un pensiero personale o emozione, non è la copia di qualcosa di esistente e riusciamo a esprimerlo con purezza, avrà molte più possibilità vivere a lungo nella mente delle persone, così come vivono ancora oggi con noi tante fiabe e racconti scritti svariati secoli or sono.

I ragazzi erano stati ben preparati dalla maestra e avevano molte domande, alle quali ho risposto con molto piacere.

Ma, prima che tutto avesse inizio, ho detto loro che per me quel momento era molto speciale. Noi tutti abbiamo una predisposizione. Alcuni l’hanno per l’arte, sia essa musica, pittura scultura, scrittura, ecc. Altri sono predisposti per aspetti più pragmatici come inventare nuovi prodotti, aggiustare ciò che si rompe o studiare le stelle per aiutarci a comprendere l’immensità dell’Universo. Non tutti siamo uguali e per capire qual’è la nostra predisposizione dobbiamo avere la curiosità di provare.

Purtroppo quando sono stato alunno alle elementari, nessuno mi ha detto che io sarei potuto essere ciò che era nella mia indole e ho dovuto scoprirlo in età avanzata. Per tale ragione essere lì, ha rappresentato per me la possibilità di colmare un vuoto, nel quale non far trovare giovani pilastri del nostro immediato futuro.

Per suggellare tale speciale momento ho chiesto di fissare su carta un passaggio per loro importante, in modo che, scrivendolo, diventasse eterno. A fine incontro sono stato felicemente sommerso dai loro messaggi, che qui riporto, affinché restino eterni, come promesso:

AM
Benevento, 21 novembre 2015