Quando ho cominciato ad interessarmi la marketing di prossimità, le mie ricerche riscontravano solo attinenze all’uso della tecnologia bluetooth.

Ogni articolo di qualsiasi rivista o sito web italiano o estero mischiava e confondeva il bluetooth advertising con il marketing di prossimità.
Erano delle chiare operazioni commerciali senza alcun fondamento cognitivo o volontà di diffondere seriamente informazioni sul proximity marketing.

Non trovando molto soprattutto in Italia intesi che vi era un vuoto nella disciplina e decisi di provare a colmarlo. Ho quindi scritto diversi articoli pubblicati su questo blog ed alcuni altri siti e giornali, ho partecipato a qualche convegno c/o cui sono stato invitato.

Avrei sicuramente potuto fare di più, ma come molti ben sanno non si vive di sole parole e idee e quindi ho avuto anche da dedicarmi al mio lavoro, soprattuto da quando l’impegno è aumentato a dismisura a seguito del successo di BlueKosmos, la piattaforma hardware e software che è stata sviluppata in ufficio per le campagne di bluettoh marketing .

Il lavoro di catalogazione e definizione del settore è ancora lungo ed impegnativo, ma oggi voglio portare un nuovo contributo che fin’ora avevo solo accennato qui sul blog e spiegato velocemente durante le conferenze.

Sinteticamente posso tranquillamente dire che “Il Marketing di prossimità esiste da quando esiste il commercio“.

A questo punto i vari direttori marketing e commerciali addetti al posizionamento dell’applicazioni di bluetooth marketing mi potrebbero dare dello stupido, ma vi invito a continuare la lettura della mia analisi.

Facciamo un passo indietro e partiamo dalla definizione di marketing di prossimità che io stesso ho scritto qualche tempo fa:

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Tecnica che, mediante l’utilizzo di strumenti e metodi specifici, veicola informazioni e stabilisce contatti con individui e strutture poste nelle immediate vicinanze del mittente.

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Svincoliamoci ora dalla tecnologia e guardiamoci intorno, subito ci balzeranno all’occhio alcune tecniche ti proximity marketing che non fanno uso di tecnologie digitali, ma sono altrettanto efficaci, soprattutto se conideriamo che esistono da centinaia di anni:

1° esempio: al mercato
1° esempio: al mercato

Il venditore solitamente stabilisce un contatto con il suo potenziale acuirente che passa in prossimità della sua bancarella, catturando la sua attenzione verbalmente o mostrandogli il prodotto in un rapporto “onoToOne”.

2° esempio: la vetrina
2° esempio: la vetrina

E’ un classico, il venditore propone la sua merce con descrizione e prezzo. Anche per il Diritto Italiano è una poposta effettiva e valida per la transazione. La proposta, tramite lo strumento vetrina viene individuata da tutti i potenziali clienti che passano in prossimità del negozio.

3° esempio: i cartelli di prossimità
3° esempio: i cartelli di prossimità

Qui, come potete ben capire dalla foto, non mi riferisco a tutta la cartellonistica pubblicitaria, ma solo a quella di prossimità. Per intenderci quand osi legge: “a 50 mt pizzeria Tizio&Caio” oppure sulle pensiline che ricordano gli orari degli autobus urbani o che indicano la presenza di una fermata metro spesso leggiamo “a 70 mt mcDonalds”

Capito il concetto sarebbe facile adesso fare decine di altri esempi.

Ma quel che ho voluto fare è stato rimarcare il concetto che non vanno confusi il marketing di prossimità con la tecnologia bluetooth.

Ma chiaramente la tecnologia aiuta molto e ci rende la possibilità, sempre entrocerti limiti, di lasciar fluirelibera la fantasia creativa per la stesura delle campagne di proximity marketing.

Cos’ ad esempio in ufficio abbiamo ampliato le potenzialità del BlueKosmos facendo in modo che lavori a due livelli:

» un primo livello video che informa su tutto ciò che sta avvenendo e di cui si può usufruire attivando ed accettando il messaggio bluetooth
» un secondo livello di invio bluetooth che sincronizzato con il primo aumenta l’efficacia della campagna.

AM
Bn 14 febbraio 2007

2 thoughts on “Esempi storici ed attuali di strumenti del marketing di prossimità

  1. Arrivo in ritardo, ma arrivo..
    Davvero un bel lavoro, soprattutto perché fa chiarezza su argomenti tanto di moda che se non trattati a dovere procurano disinformazione e l’impossibilità di lavorare con serietà.

  2. Ciao Alfredo, ti seguo su Facebook ma solo oggi ho aperto il tuo sito e mi è piaciuto veramente parecchio. Ritengo i tuoi contenuti molto validi e soprattutto originali e non scopiazzati che al giorno d’oggi non è poco.
    Complimenti
    Giuly

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