A novembre dello scorso anno scrissi in merito all’NFC (Near Field Communication). All’epoca erano da poco partiti servizi sperimentali per il pagamento di piccole somme.

Da qualche giorno è ufficiale la notizia che la sperimentazione è finita e sono attivi servizi di pagamento di tipo contactless su vasta scala. Due grossi player quali Postemobile e Vodafone rendono difatti possibile il pagamento tramite la tecnologia NFC legata all’uso dello smartphone.

C’è da sottolineare che, sebbene l’origine dei soldi sia differente, in quanto Vodafone la lega ad una carta di credito mentre Postemobile la lega al conto che l’utente deve aver presso Poste Italiane, la tecnologia di base ha sicuramente una matrice comune in quanto Postemobile è un’operatore virtuale che si appoggia sulla rete Vodafone.

Per Postemobile i servizi pensati per essere pagati in modalità contactless sono già molti ed addirittura si fa strada l’ipotesi che in futuro alcuni servizi o prodotti si Poste Italiane si potranno pagare direttamente ai postini.

Lo scenario sembra interessante: siamo alle soglie di un nuovo modello di business reale, non più teorico o sperimentale, legato ad una tecnologia di prossimità quale è l’NFC ed al tempo stesso, come Paese, non stiamo in attesa del solito servizio made in U.S.A., ma svolgiamo una funzione attiva.

AM
Benevento, 21 ottobre 2012