Le costole, come i giorni delle elementari, in cui hai avuto le prime esperienze di reale socializzazione.
Il grasso, come le prime delusioni date e ricevute nei rapporti con amici e parenti.
La cotenna, che ci avvolge come la famiglia.
Il prosciutto, profumato come un’amicizia sincera e perenne.
Le zampe, sporche come un dolore.
Le interiora, puzzolenti e difficili da gestire come la fatica quotidiana
Quel che avanza e diviene l’invitante mortadella, come i nostri hobby, che svolgiamo sfruttando sprazzi di giornata liberi.
Il corposo e ricco sangue, come l’Amore che ci spinge ad andare avanti, anche quando non ne avremmo voglia.
la Vita è come il maiale.
Va usata tutta intensamente.
Essa dura molto meno di ciò che pensiamo e se ne sprecassimo anche solo un piccolo aspetto, non saremmo più l’essere a cui l’universo ha pensato quando ci ha fatto nascere.
AM
Benevento, 31 gennaio 2015